Battisti Nov 2009

…e su Cesare Battisti.

E’ atterrato da poco l’aereo di stato con cui l’ex terrorista Cesare Battisti, a Roma.

Battisti Nov 2009 1

Non mi associo alla folla che ne innalza lo scalpo,che grida alla pena di morte, che grida alla vittoria, ma che esultanza si può avere per fatti del genere, mi chiedo. Vi chiedo.
E’ un condannato, ora dovrà finalmente rispondere della sua pena, e scontare l’ergastolo per aver commesso materialmente due omicidi, quelli di Santoro e di Campagna, per aver partecipato anche all’assassinio di Sabbadin ed essere il mandante di quello di Torregiani.
Un delinquente. Non c’è dubbio alcuno che lo sia. Un criminale.
Dopo ben 37 anni, in cui ha vissuto libero e felice sulle spiagge brasiliane, coperto dai grandi della politica di quei luoghi e non solo, perchè altrimenti non si spiega, oggi finalmente diventerà un recluso, come tanti.
Classe 1954, membro del gruppo Proletari Armati per il Comunismo, evade dal carcere di Frosinone nel 1981, dopo essere stato condannato a 12 anni in primo grado per banda armata,e condannato in seguito in contumacia per la sua partecipazione a quattro omicidi.

Ha ricevuto asilo fuori dai nostri confini, come rifugiato politico, ed ha svolto in questi anni l’attività di scrittore di romanzi di genere noir.
Nel 2007, Battisti è stato arrestato, e detenuto in carcere a Brasilia fino al 9 giugno 2011. Inizialmente gli fu concesso lo status di rifugiato, poi venne revocato. Il 31 dicembre 2010 il presidente brasiliano, all’epoca Luiz Inácio Lula da Silva, rifiutò l’estradizione in Italia richiesta e gli concesse sia il diritto d’asilo che il visto permanente (status di “residente permanente”)*. Il Tribunale supremo federale brasiliano, su sollecito della nuova presidente del Brasile Dilma Rousseff, l’8 giugno 2011 negò definitivamente l’estradizione, con la motivazione che Battisti “avrebbe potuto subire ‘persecuzioni’ a causa delle sue idee”. Battisti fu quindi scarcerato, dopo aver sconto la pena unicamente per ingresso illegale tramite documenti falsi, e rimase in libertà fino al 12 marzo 2015, giorno in cui viene nuovamente arrestato dalle autorità brasiliane in seguito all’annullamento del permesso di soggiorno, ma viene rilasciato quasi subito. Nell’ottobre 2017 un nuovo arresto al confine con la Bolivia, ma scarcerato poco dopo.
Questa è la storia.
Il primo pensiero che ho avuto alla notizia è stato, ovviamente, per i parenti delle vittime, immedesimandomi in loro, credo siano i soli a dover esultare, o almeno finalmente a sentirsi in pace, dopo 37 anni di attesa. Ma c’è qualcosa che vorrei dire, senza troppo girarci intorno. Adesso basta. Perché sarebbe un grave errore continuare su questa scia, la questione “Battisti” deve sparire dalla scena. Basta tutto questa mediaticità, che non fa altro che aumentare il suo ego. Se mai ce ne fosse bisogno, a giudire dal suo sorrisino sardonico, sfoderato anche oggi mentre scendeva la scaletta dell’aereo.
Che sconti la sua pena dell’ergastolo a vita, e che lo sia davvero, a vita, senza sconti. Perchè a chi dice che non è giusta una detenzione del genere, vorrei ricordare che c’è chi oggi, a causa di certi personaggi, è recluso per sempre laddode non c’è più vita, ma morte. Anche se a leggere le news di questi giorni c’è da rabbrividire: c’è chi chiede la amnistia o addirittura la sua liberazione, perchè lo ritengono vittima. Se ai tempi avesse osservato la pena e la sua reclusione, oggi sarebbe un cittadino libero, sicuramente si. Considerando i vari escamotage che, di fatto, riducono gli anni di reclusione. E invece la sua buona condotta l’ha trovata altrove, pensando a se stesso. Alla sua libertà, con la complicità di chi lo ha ben coperto. Adesso, dopo la sua vacanza in un paese che lo ha accolto e protetto, avrà il tempo, il silenzio e forse anche la possibilità di riflettere: in cuor mio spero possa arrivare a capire il perché sia diventato l’uomo oggi più odiato d’Italia, forse anche il più crudele della storia degli anni di piombo. Ovviamente ciò non lenisce il dolore, e neppure cancella d’un tratto il terribile periodo di quegli anni. Anni davvero neri. Dando al nero un colore di lutto. Sapete quanti sono gli ex-terroristi ancora in circolo? Una cinquantina. Si, così la stima. Ex protagonisti di fatti gravi, di sangue, con ergastoli alle spalle che da tempo si sono rifatti una vita, venendo dimenticati da tutti. Ricorderemo bene le stragi di Stato,Piazza Fontana e Piazzale della Loggia, la P2. Parliamo un po’ della strage di Bologna? Matrici politiche diverse, forse, ma ugualmente atti criminosi. E questi “ ex”, che non ritengo giusto e corretto definire così, perchè non si è mai ex in questi casi, e mai lo saranno a mio avviso, adesso fanno vita serena, in libertà. Per la giustizia giusta.
Non c’è bandiera politica per la verità. C’è solo verità che lo Stato deve garantire. Sempre. Ma, lo fa? E se, come oggi accaduto, Ministro del Governo come Salvini e Bonafede hanno inteso presenziare l’arrivo, vengono anche criticati, come è possibile farlo. Si sono intestati la cattura? Al Governo ci sono loro, non altri.

L’arresto di Cesare Battisti è certamente un’ottima notizia. Lo ribadisco, nessuno lo nega e tantomeno io. Ben felice di questa cattura. Era ora. Da 37 anni l’Italia attendeva questo, ma vale per lui, e per tutti coloro che delinquono, però. E di questo dobbiamo solo ringraziare, tutti insieme, e nessuno escluso, la nostra Polizia di Stato e la Intelligence. Perché adesso? Perché sono cambiate le cose, forse. Perché chi lo proteggeva non c’è più. Non saprei dire. Ma la storia parla. A mio avviso, in sincerità, credo che a vincere, però, sia stata la giustizia, non altro. Ed ha perso, invece, il terrorismo, la criminalità. Ed a perdere saremo anche noi, se continueremo a scannarci sui social su questo argomento. Almeno su questo riusciremo ad unirci?
Lui può anche continuare a schernire tutti con il suo sorriso abbozzato, ma da oggi sarà costretto a cambiare vita. Forse non cambierà mai la mente, ma c’è sempre la speranza che si renda conto dei suoi crimini, e quel sorriso possa diventare smorfia. Di solitudine e dolore.

* Fonte : Wikipedia

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