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Maryam, e la sua forza di lottare contro il bullismo

Il bullismo non è il male del nostro tempo. So di apparire provocatoria, ma è così. Con questo intendo dire che ciò che oggi si appella tale, c’è sempre stato, anche se in misura diversa e ridotta. Oggi tutto viene amplificato dai media e dai social, e questo lo rende peggiore di prima. O forse solo più conosciuto. Anni fa, in passato, c’era comunque una forma di discrimine , forse più sottile, ma il denigrare e lo “sfottere” il compagno di classe, o del gruppo di amici, era presente. Certo, l’educazione familiare e le cosiddette “ punizioni” anche se lievi e circostanziate da privazioni ai giochi o alle uscite di svago, avevano la meglio su questo comportamento denigratorio.
Oggi, a causa della totale assenza o quasi di educazione genitorialethS4GHN7AH 1 1, di attenzione, e soprattutto della superficialità con cui si affrontano questi temi, specie con chi li compie, il fenomeno dilaga. E può far male. E può arrivare ad estremi che conosciamo. Anche a gesti tragici.
Il caso di Maryam Tancredi, una ragazza di 19 anni, conosciuto grazie ad una trasmissione televisiva condotta da Caterina Balivo, su Rai 1, non è molto diverso da tanti altri, ma è comunque una storia toccante e dolorosa. Lo è proprio perché mette in luce, ancora una volta, non solo la crudeltà del branco, perchè lo è stata, ma anche la incapacità delle Istituzioni quale è la scuola. Il luogo secondo della nostra formazione, dopo la famiglia.
Maryam racconta che, a causa del suo peso, ed anche della sua braMH2 1vura con la voce, perché ama cantare e lo fa divinamente sin da piccola, viene estromessa da tutta la classe di scuola a cui appartiene. Ella rivela: “Sono sempre stata in salute, poi ho dovuto prendere il cortisone e quello ti fa mangiare”.

E’ una ragazza dolce, ma anche fragile perché si sente isolata e sola, si chiude in se stessa, e non parla neppure alla sua famiglia di questo disagio profondo che vive.
I suoi compagni la isolano, la mettono in cattiva luce, da sola in prima fila, fuori da momenti di interazione come l’ora della merenda o le gite, da cui viene puntualmente estromessa.
Nessuno agisce a suo favore. Nessuno si prende carico di questa situazione.Nessun insegnante si chiede dei “ perché”. Maryam vive in un piccolo comune nel napoletano, Somma vesuviana, sin da piccola ama cantare, “mi fa sentire bene”, come dice. E’ con il canto che riesce a superare le angherie e l’emarginazione.
“ La musica è la mia saggezza, la mia forza e quando con le parole non riesco ad esprimere ciò che sento, canto” scrive lei stessa, sulla sua pagina social.
Le azioni del “branco” sono impresse dentro di lei, ancora oggi si avverte dal suo sguardo, forte il dolore che non le lasciava scampo. Maryam era solo una ragazzina, libera di studiare, giocare, sorridere e sognare. Invece si è sentita giudicata, emarginata, offesa da chi credeva suoi compagni di viaggio.
Quegli amici di tutti i giorni, con cui condividere la scuola ed il tempo libero, se possibile.
Nel suo racconto, spesso intramezzato da lunghi silenzi, che parlano più di mille frasi, c’è la voglia di ricordare, ma anche tanto di riscatto verso chi l’ha umiliata, in quel periodo infame.
“ Mi escludevano, mi tenevano lontana, mi guardavano con scherno…” dice. “ Ed io stavo zitta, pensando anche di meritarlo. Non ne parlavo con nessuno, neppure a casa, con mia mamma. Finchè un giorno…” prosegue “ Un giorno, i miei occhi più tristi del solito, fecero sì che mia mamma si rese conto che qualcosa non andava nel verso giusto, e mi chiese il perché. Continuai a negare, a dire che andava tutto bene. Non volevo far sapere….ma lei mi prese il cellulare, e lì dentro capì tutto quanto. Erano scritti messaggi allucinanti, pesanti verso di me. Anche di invito al suicidio.

E così si recò di corsa dal Direttore scolastico. Inutile dire che non trovò ascolto né comprensione , ma solo il suggerimento di cambiare scuola “ perché per il buon nome dell’Istituito era meglio fare così”.

Doppio bullismo. Da una parte la Gang , dall’altra le Istituzioni.
Il caso di Maryam sicuramente è uno dei tanti casi che accadono, è venuto alla luce grazie ad una trasmissione che voleva mettere sotto i riflettori non solo quanto dolorosamente vissuto, ma anche la straordinaria forza di questa ragazza che ha lottato, grazie ad una dote meravigliosa che ha, la sua voce e la musica, colei che le ha dato la rivincita, sul passato e sulla vita.
Maryam Tancredi, prima bocciata da X Factor ed Amici, ha vinto emozionatissima la finale in The Voice, era nella squadra di Albano Carrisi, ed oggi è entrata nel suo TEAM. Ha inciso un brano “Con te ovunque nel mondo” che ha partecipato alla selezione per Sanremo Giovani.

“ La musica è la mia arma, sul palco divento un’altra persona, lì sono davvero me stessa. Con il canto combatto il pregiudizio e l’apparenza” e aggiunge “ Questa mia esperienza a The Voice mi ha fatto capire che non serve una taglia 42 per fare ciò che si desidera, o per vincere in un programma televisivo. Se vuoi puoi. Se non vuoi, non puoi”

Brava Maryam, una bella rivincita perchè non c’è niente di più bello che rispondere a tutto questo con la tua felicità!

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