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Donne sempre, non solo l’8 marzo.

Donne sempre, non solo l’8 marzo.
La tenacia, la forza, la storia delle donne. La loro fatica. Con tacchi o senza. Con gonne o pantaloni.
Roba che parla da sè. Che non servirebbe ripetere, ogni anno, come un mantra finendo quasi per svilirne il vero senso.
Ricordare l’8 marzo, significa ricordare un tragico evento che colpì molte donne, ma ciò che conta davvero è tenere memoria ogni giorno, durante tutto l’anno e per sempre del loro valore.
Del nostro valore.
Perchè dovremmo ribadirlo ogni anno?
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Il nostro ruolo, è vero, spesso è marginale e la difficoltà che impieghiamo a raggiungere posizioni di vertice in qualsiasi ambito si riferiscano,  è oramai un dato di fatto.
Sono state necessarie le Quote rosa.
Aberranti. Ma servivano.
Per non parlare, poi, del continuo dilagare della violenza, verbale, fisica ed economica, che molte donne subiscono ancora oggi, ogni giorno e ovunque.
Questo, a significare che occorre un cambio culturale, anche nell’abitudine troppo spesso usata di parlare di sessismo, per indicare abitudini o modalità comuni da sempre.
Se un uomo mi aiuta a parcheggiare la macchina, è gentilezza.
Se un uomo mi incrocia e mi guarda, mi lusinga.
Se, pur avendo i tacchi, riesco a sedermi su di una poltrona importante non significa che sia passata da qualche camera da letto.
Se ricevo un mazzo di fiori, sono felice.
Non mi sento inferiore per questo.
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Abbiamo forse perso il significato di ciò che le donne rappresentano: esse danno la vita, diventano madri, punti solidi di riferimento per la famiglia, che siano manager o casalinghe, che si mostrino nella loro sensualità innata, o che si chiudano dentro il mantello della rudezza, spesso anche giudicate da chi dovrebbe sostenerle.
C’è chi afferma che le donne sanno fare squadra. Sicuramente, sanno farlo. Ma non lo fanno.
Le prime nostre nemiche, talvolta sono proprio le donne.
Certe donne.
Che ti imputano carriera a scambio di favori sessuali, con battute poso consone a fare squadra.
Che sono gelose di ciò che sei diventata, perchè hai dato fondo a tutte le tue risorse.
Che cercano in ogni modo di ostacolarti, nel lavoro e nella vita, con ogni mezzo, se per caso dai loro fastidio.
Le donne sono amiche? Si, esistono anche le amicizie, le ” sorelle” di strade, di avventure, di storie comuni. Ma è raro.
I tradimenti arrivano come pugnalate proprio da loro. E sono quelli maggiormente dolorosi, perchè non te lo aspetti.
Siamo donne. Fiere di esserlo.
Diverse dagli uomini, ma uguali.
Far finta di esser loro, scimmiottare la loro forza, il loro corpo, le loro peculiarità, offende le nostre donne del passato che hanno tanto lottato per i diritti universali: la parità nella diversità.
E, per favore, non perdiamo la nostra essenza, la nostra femminilità, le nostre innate qualità.
Esse erano, sono e saranno ciò che noi tutte siamo.
Semplicemente donne.
E vorrei chiudere con una provocazione: ” Sarò davvero felice per aver ottenuto la parità quando non festeggeremo più l’8 Marzo, ma di lui resterà per sempre memoria e ricordo come ciò che fu: una tragedia umana.”

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