I poteri dell’ acqua e del suono
I poteri dell’acqua e del suono– di Sabrina Ulivi e Giovanni Cozzolino
Il corpo umano, il nostro organismo nella sua complessità è prevalentemente formato da acqua. La percentuale della stessa varia a secondo parametri e tipologie diverse. Le donne, ad esempio, detengono una percentuale di acqua nel loro organismo leggermente minore. Ma le varianti sono sia per sesso che per età.
Per un adulto, in media, si potrebbe dire che la percentuale di acqua è prossima al 60% della massa corporea, ma il valore tende a diminuire progressivamente con l’età. Un neonato, infatti, ha una concentrazione d’acqua che può sfiorare l‘80%, in fase embrionale la percentuale sale fino a quasi il 94%, mentre per un anziano scende al 50% circa, con casi di ulteriore calo per i più longevi fino al 40%.
Come si può quindi notare la percentuale di acqua che deteniamo nell’arco della nostra vita è decisamente importante.
Le caratteristiche dell’acqua si legano a processi complessi, sia di tipo fisiologico, che patologico.
L’acqua serve, per esempio a far giungere il nutrimento in tutti i distretti del nostro organismo, rende possibile la circolazione dell’emoglobina che trasporta l’ossigeno, vitale per noi tutti, e consente di avere una termoregolazione che ci consente di sopravvivere anche a sbalzi di temperatura che altrimenti sarebbero dannosi.
L’acqua serve da ammortizzatore alla massa celebrale all’interno del cranio, onde evitare la sua aderenza diretta con lo stesso, evitando così traumi diretti o vibrazioni dannose. Lo stesso liquido ( liquido cefalo-rachidiano), che staziona e circola, nella scatola cranica è responsabile nelle ore notturne del sonno della “pulizia” ( detto Washing) delle sostanze residuali di scarto dopo l’attività cognitiva del sistema neuronale corticale e sub-corticale delle ore del giorno. Attività che avviene dormendo almeno 6 ore per notte.
Ma oltre a queste azioni, se pur estremamente importanti, l’acqua di cui siamo composti è portatrice di altre funzioni.
Come tutti sanno l’acqua è il miglior conduttore elettrico in natura, per cui essa facilità la trasmissione di onde elettromagnetiche provenienti dall’ambiente. Inoltre è portatrice di segnali bio-elettro-chimici prodotti a seguito, ed in risposta, dei segnali ambientali nel nostro sistema nervoso centrale nei contatti tra neuroni, verso e dalle cellule del corpo.
Ma vi sono altri processi che l’acqua favorisce e genera nel nostro organismo che sono meno noti, ma non certamente meno complessi, né meno importanti.
Il liquido che ci permea, essendo una conduttore di energia elettromagnetica, favorisce l’attività del nostro sistema recettoriale presente sulle membrane cellulari. Il magnetismo, attraverso l’acqua, fa sì che l’organismo sia letteralmente “immerso” in un bozzolo energetico che ha, nella presenza massiccia di acqua, il suo carrier essenziale per generare tutti i processi organici, bio-elettrici, e psichici di cui è produttore, che gli consentono di vivere attraverso un insieme infinito di comportamenti.
Quindi, l’acqua è nel senso pieno del termine una fonte di vita, non solo secondo una genesi primordiale, ma nella sua esistenza quotidiana all’interno del nostro organismo.
Altro fattore, quasi misconosciuto, è la caratteristica dell’acqua a favorire la propagazione del suono.
Il suono si propaga in un mezzo diverso dall’aria, e molto più velocemente perché l’acqua è meno comprimibile dell’aria e quindi la vibrazione viene trasmessa più rapidamente (approssimativamente la velocità del suono in acqua è 1500 m/s).
Le frequenze sonore, nelle sue particelle primarie ( i fononi), hanno una funzione molto complessa nell’ambito della vita e dei comportamenti generali dell’organismo.
L’intero range delle azioni di cui essa è responsabile variano dalla attivazione del sistema simpatico, per le basse frequenze, alla attivazione del sistema del vago per le alte frequenze (basti pensare all’effetto del suono del tamburo ritmato, o al suono del violino). Il ritmo della modulazione sonora della voce umana appare avere numerose funzioni sulla attivazione degli stessi sistemi a grande scala sopra menzionati.
Il suono e l’acqua risultano, quindi, fattori importanti sia per il complesso funzionamento fisiologico dell’organismo nella sua totalità, sia a livello di andamento patologico.
Del comportamento dei fononi, in relazione all’organismo umano e all’acqua, non si sa molto ma, sostanzialmente, esso non è differente dell’effetto che lo stesso ha sulla materia, in generale.
Potremmo affermare con assoluta certezza che il suono “muove” la materia.
Ma cosa avviene quando la “materia” è un organismo umano ? E, soprattutto, cosa avviene se il suono viene evidenziato attraverso l’acqua che è parte integrante di Noi come organismo ?
Avvengono tutta una serie di effetti e processi che producono poi comportamenti. L’acqua amplifica la velocità di propagazione del suono, che sia esso la voce umana o prodotto in altro modo, e questo effetto innesca risposte di carattere organico-materico-dinamico muovendo contestualmente energie di diverso tipo e promuovendo con esse fenomeni di ordine psichico. Tale effetto, di questo carattere, da origine a processi cognitivi di ordine superiore.
E’ in questa simbiosi, tra acqua e suono, che le nostre capacità cognitive ed emotive si sostanziano in modo particolare.
I mammiferi di ordine superiore, che pure hanno una percentuale di acqua nel loro organismo simile a quella dell’uomo, hanno la stessa possibilità di sviluppare processi emotigeni.
In molti casi gli animali percepiscono anche frequenze al di la della capacità di percezione di quella umana, ma in quale modo poi esse agiscano sul loro organismo rimane per noi ampiamente ignoto. Noi siamo, nelle condizioni (diverse) a livello genetico, di percepire ed elaborare, con l’ausilio sia dell’acqua che del suono percezioni di altra natura con effetti molto complessi.
Fatalmente, questi effetti molto complessi, tirano in ballo campi e discipline diverse, quali : fisica quantistica, neurologia, elettromeccanica, ecc. che sono in grado di spiegare la loro dinamica.
Questi due elementi agiscono sui campi magnetici che tengono uniti i nucleotidi che formano le proteine, così ne cambiano la forma, conseguentemente, anche il comportamento.
Il suono, e il suo mezzo di amplificazione, cioè l’acqua, sono responsabili nella fase primaria della vita extrauterina e nei primissimi mesi e anni di vita del fenomeno “pruning” gli effetti sonori, nel range estremamente vario e numerosissimo delle sue frequenze, agisce come una forza mutevole e selettiva nello sviluppare le connessioni neuronali, e nell’eliminare neuroni e connessioni neuronali non utili per l’evoluzione dell’individuo.
Il suono è l’humus di crescita dell’apprendimento. Ma, mentre nella fase iniziale della vita la fonte del neonato è la luce, quindi il “fotone”, per il resto dell’esistenza vi sarà il suono, quindi il “fonone” a plasmare il suo apprendimento.
Con questo termine si deve considerare l’apprendimento in tutte le sue declinazioni, in tutti i suoi molteplici aspetti : da quello cognitivo, sociale, affettivo, culturale, ma anche apprendimento puramente organico, a livello cellulare, immunologico, linfatico ecc.
Il suono in Noi possiede questo potere ampio e sottile coadiuvato dall’acqua; uno sottende l’altro.
Spesso, molti di Noi, amano ascoltare della buona musica, distesi con un bicchiere in mano contenete liquidi vari ( vino, liquori, tisane ecc.) stiamo sempre parlando di questi due elementi che si coniugano per il benessere della persona che ne è fruitore in quel momento. E se chiedete alla stessa che beneficio ne trae, potrebbe rispondervi che : “ … fa bene allo spirito..!”
Sui poteri dell’acqua e del suono occorrerà continuare la ricerca e lo studio, perché altre fascinose scoperte sicuramente ci attendono.
Per aspera ad astra
Sabrina Ulivi ( psicologa clinica-Psicoterapeura- esperta in Psiconeuroimmunomodulazione e Giovanni Cozzolino ( Studioso e Ricercatore epigenetista)