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Pitti Taste 2023: la “moda del cibo” si riconferma un successo

Pitti Taste 2023: la “moda del cibo” si riconferma un successo, ancora di più. Tanti gli espositori, da nord a sud, con le loro specialità alimentari che fanno di Pitti Taste, tradizionale manifestazione fiorentina sul cibo e i sapori d’eccellenza, il nostro meraviglioso Made in Italy.

Esattamente 538 sono state le aziende che si sono presentate al pubblico declinate sulla campagna di comunicazione a tema Jazz realizzata da Auge Design.  “Il Jazz è il genere musicale che meglio rappresenta la voglia e la libertà di provare accostamenti inediti”. E 100 sono state le aziende new entry, selezionate tra le 250 che hanno fatto richiesta, oltre alla presenza sempre più internazionale di buyer in arrivo anche dai mercati emergenti.

Il tema di quest’anno, il Jazz, da sempre simbolo di improvvisazione, libere associazioni, accostamenti inediti e voglia di sperimentare tipici di questo genere musicale, celebra l’incontro tra cibo e musica.

Tante le riconferme, I Fortini, ed i suoi biscotti della nonna, Peperita, con le sue numerose declinazioni di peperoncini, e tra i nuovi arrivi marchi come come Mearini pasticceria e le Formine, le sue nuove creazioni, Desideri e le famose cialde, Chiaverini, e le sue confetture adatte ad ogni occasione, la Antica larderia Mafalda, di Colonnata, Pastificio dei Campi, di Gragnano DOC, Alici di Menaica, Dolcemascolo, L’Uovo d’Oro Bio, Maiale Tranquillo, Massimiliano Gatti e la sua carne di Bisonte, Mieli Thun, Pane e Pace, Molino Paolo Mariani, ed aziende di riferimento, come Antica Macelleria Falorni, Devodier Prosciutti, La Nicchia Pantelleria, La Via del Te’, Luigi Guffanti 1876, Nocciolini di Chivasso, Olivieri 1882, Pastificio Gentile di Gragnano, Pesto Rossi 1947, Peter in Florence, Prosciuttificio Dok Dall’Ava, Renato Bosco Bakery, Scovaventi Toscana, con prodotti partenopei e la pasta artigianale di alto profilo, e Giò e Giuà, la Salsamenteria che ha una storia molto particolare, di cui parlerò a parte.

Presenti anche il bookshop al Piano Attico del Padiglione Centrale, oltre all’ampio stand Coldiretti ed i suoi workshop sull’olio, e non solo. Grande visibilità proprio di Coldiretti e dal Presidente nazionale Nicola Di Noia, accompagnato da tutti i responsabili regionali, al tema importante dell’Italian Sounding.

Una chiara ed esaustiva esposizione di prodotti etichettati, esposti allo stand, ben illustrano il rischio per le nostre eccellenze italiane, denominate con marchi ingannevoli, che tendono furbescamente a richiamare la nostra italianità, simbolo di qualità ed eccellenza, ma che di italiano non hanno proprio nulla a che vedere.

Un grande pericolo per il nostro Made in Italy!

Diciamolo, anche con una punta di orgoglio toscano: :l’evento firmato ” Pitti Immagine”, dedicato ormai da 16 anni alle eccellenze enogastronomiche italiane, frutto della tradizione, delle peculiarità territoriali, di straordinarie storie familiari e imprenditoriali, si riconferma come un grande successo.

Come in un labirinto da cui sembra di non poter mai uscire, piacevolmente avvolti di proposte sempre più creative e gustose, di qualità, dove le innumerevoli realtà riescono ad affascinare i visitatori, la stampa ed i buyers, è piacevole perdersi.

Nell’occasione la città di Firenze si animerà anche grazie al calendario “off” Fuori di Taste: cene a tema, presentazioni ed eventi coinvolgenti per degustare i prodotti di Taste nei locali più belli di Firenze.

La Fortezza da Basso come nuova location ha permesso a Taste di crescere nei numeri, per ampliarsi in un percorso espositivo elegante, ampio e sicuro, e molto accogliente. Un luogo ideale di scoperta e di “matching” tra produttori e consumatori, oltre ad esperti del settore internazionale e di alto livello.

Taste n.16, disegnato anche in funzione delle degustazioni oggi possibili in tutti gli stand, con 3 padiglioni: due nello stabile centrale, ed uno adiacente, dedicato interamente ai dolci, oltre al ” Ring” del Piano Attico dove la Unicredit Taste Arena, ed i numerosi incontri sul tema enogastronomico, anche con la collaborazione di Coldiretti, curati da Davide Paolini, e lo speciale programma di “Talks”, incontri e presentazioni, hanno completato la succosa kermesse.

Ed è proprio il Piano Attico del Padiglione Centrale ad aver dato il via al Taste Tour, con il mondo dei salati,  per proseguire poi al Piano Terra con altre specialità di rilievo, compresi i liquori, ed a fine percorso l’ingresso al mondo del dolce, con tante aziende riunite al Padiglione Cavaniglia.

Al termine , l’immancabile appuntamento con il Taste Shop dove è stato possibile acquistare i prodotti scoperti durante la visita.

Di impatto le uova colorate di The Garda Egg, prodotte da galline di razze speciali, allevate a terra, e nutrite con granaglie bio che vanno a ruba per le ricette di chef e pasticceri. I dolci della tradizione piemontese come il canestrello biellese e il gianduiotto torinese, con l’inserimento di ingredienti inediti come gli agrumi di Sicilia, il sale, il torroncino. Ancora il gelato di Gusto 17, privo di zuccheri raffinati sostituiti con il miele d’acacia dell’apicoltore marchigiano, tra i pochi a produrre biologico, Giorgio Poeta. 

Nel denso ed interessante, emozionante panorama di Pitti Taste, abbiamo cercato e incontrato alcune aziende Made in Tuscany, conosciute e stimate per i loro prodotti in Italia e nel mondo. 

Pasta Michele Portoghese, un’azienda che nasce negli anni ’70 come un piccolo laboratorio di pasticceria e con una linea di cantucci lavorati a mano. Con il tempo alla linea dolci si affianca anche la pasta nel rispetto dei tradizionali metodi di tradizione. Per questa edizione il pastificio di Firenze ha portato le ‘taccozzelle’, una pasta con i bordi ondulati ed una forma squadrata e rigata. Ideali per preparare la pasta e fagioli. 

Mearini: la pasticceria di Quarrata, con le sue new entry: i Fiammiferi e le Formine.

Antonio Mattei, e i biscotti di Prato. La Birreria del Forte, e le sue birre artigianali.

Ghezzi: l’azienda che si occupa di pesce conservato ed eccellenze nel pescato (tonno, acciughe, baccalà, stoccafisso, aringhe) nasce negli anni ’40 ed è arrivata alla quarta generazione.  I prodotti della tradizione vengono lavorati sotto conserva, per garantire al prodotto una vita lunga a temperatura ambiente.

Burde: Paolo Gori, chef dell’ Antica Trattoria Da Burde 1901 in Via Pistoiese, ha presentato le sue salse e i suoi sali BBQ realizzate in collaborazione con Savini Tartufi. La storica trattoria fiorentina è stata eletta come ‘Miglior trattoria tradizionale’ ne ‘Il forchettiere Awards’

Le salse permettono di gustare alcune ricette storiche comodamente a casa: la Carabaccia, la Trippa alla Fiorentina o il Peste al cavolo nero la spalmabile di mele all’Alchermes e la spalmabile di mele al profumo di Boboli. Se, invece, siete amanti delle grigliate non perdetevi il Rub per carni all’Alchermes: il profumo di Firenze in un sale. 

Taste: il salotto italiano del mangiare bene e stare bene, il salone dedicato alle eccellenze del gusto e del food lifestyle, dove si danno appuntamento i migliori operatori internazionali dell’alta gastronomia, ma anche il sempre più vasto e appassionato pubblico dei foodies, ha ancora una volta colpito e lasciato il segno!

Al prossimo anno!

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