Nativo, la start up per immobili di lusso a Milano.
Siamo a Milano, la città dell’eleganza per eccellenza, la capitale della Moda e del Fashion. La ricerca di immobili prestigiosi, che non siano hotel ma qualcosa di più, diventano la preferenza per chi orbita nel business e negli affari. Immobili di un certo prestigio, quindi, dove poter trovare i migliori confort e sentirsi un pò a casa. Ecco che, in merito a ciò, sia per offrire servizi di livello a chi possiede appartamenti “importanti” da affittare, sia per ospiti che desiderano questa tipologia di alloggio temporaneo, due giovani imprenditori, Sara Lini e Adriano Frigoli, nel 2020 danno vita ad una start up chiamata Nativo, specializzata proprio nella gestione di immobili di lusso a Milano.
Gli ospiti che contattano la start up sono disposti a pagare un plus per soggiornare temporaneamente in case uniche, arredate con gusto e corredate di ogni comfort fino all’ultima stoviglia, in cui possono arrivare semplicemente accompagnati dalla propria valigia senza doversi preoccupare di nulla, proprio come in un hotel. Nativo, infatti, si occupa della gestione a 360°, garantendo altresì ai proprietari una rendita del +40% rispetto a un affitto tradizionale e sollevandoli da ogni preoccupazione.
E nonostante il 2022 si sia rivelato un anno non privo di difficoltà, anche nel settore immobiliare, il settore lusso sembra non aver risentito particolarmente della crisi: in particolare, secondo il Prime Global Index di Knight Frank (Prime Global Cities Index di Knight Frank, che traccia l’andamento dei prezzi residenziali di lusso nelle principali città globali su base trimestrale – il dato si riferisce al terzo trimestre del 2022), i prezzi del residenziale di alta gamma nelle più grandi città del mondo hanno infatti registrato una crescita media del +7,5% durante lo scorso anno.
Questo trend positivo, che si è visto proseguire anche nel 2023, e riguarda anche il capoluogo lombardo.
Il ritorno dei grandi eventi del Made in Italy, i grandi brand della moda e del design, le ultime riqualificazioni urbane di respiro internazionale e non ultimo l’avvicinarsi dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026, confermano Milano come città italiana dove il Real estate richiama la maggior parte degli investitori nazionali e internazionali.
Un’ulteriore conferma arriva anche dai dati Nativo, la startup che unisce agli affitti residenziali di lusso i servizi dell’hotellerie.
Il tasso di occupazione degli appartamenti del portfolio è del 95% e non passano mai più di due settimane tra il momento in cui un nuovo immobile entra nella collezione e quando viene abitato. La richiesta di appartamenti di lusso di grandi dimensioni e in zone di pregio (Brera, Quadrilatero della Moda..) è altissima e proviene soprattutto da manager rilocati in Italia per lavoro o famiglie che spostano la residenza nel nostro Paese, complici la Brexit (con il trasferimento di manager che se ne vanno da Londra), la flat tax, un’offerta di case di lusso in vendita molto inferiore alla domanda (per cui molti hanno necessità di affittare svariati mesi prima di trovare l’immobile da acquistare) e una generale maggiore mobilità nello stile di vita che porta molte più persone ad affittare invece che comprare. Il soggiorno medio degli ospiti stranieri, il 70% dei quali è straniero (il 40% viveva precedentemente a Londra mentre il resto proviene da tutto il mondo, in particolare USA, Canada, Francia, e ultimamente Messico, Perù, Brasile) è di 10 mesi, il prezzo mensile varia a seconda delle caratteristiche specifiche di ogni immobile, dalla qualità dell’arredo e dalla zona. Le caratteristiche più richieste sono piano alto, metrature elevate, posto auto, arredo moderno, terrazzo, portineria, palestra e piscina condominiali oltre ovviamente a luminosità e silenziosità.
Per un quadrilocale in Brera e zona limitrofa si spende dai 9-11k, per un trilocale dai 6-8k, per un bilo dai 4-5k. A questi importi vanno aggiunte le spese condominiali, le utenze ed i servizi extra come il servizio di pulizia, lavanderia, autista etc.
I fondatori Sara Lini e Adriano Frigoli, entrambi molto giovani, hanno individuato in questa nicchia di mercato un’opportunità imprenditoriale vincente: in poco tempo sono arrivati a gestire l’affitto di circa 30 immobili di pregio (con una lista d’attesa piuttosto ricca) senza avere fondi di investimento alle spalle, ma semplicemente rispondendo ad una domanda già elevata e in crescita offrendo servizi esclusivi agli ospiti e garanzie di rendita ai proprietari.
La selezione è molto scrupolosa: solo clienti referenziati alla ricerca dell’eccellenza, come ad esempio personalità del mondo dello spettacolo o creativi della moda ed imprenditori. Attualmente il 70% degli ospiti è straniero, composto soprattutto da manager rilocati in Italia per lavoro e famiglie che spostano la residenza in Italia per ragioni fiscali. I clienti italiani invece sono perlopiù famiglie che ritornano in Italia dopo un periodo passato all’estero o in attesa che venga consegnato un immobile di nuova costruzione acquistato.
I servizi offerti sono degni dell’hotellerie di lusso: non soltanto servizio pulizie, ma anche dog sitting, personal training, chef a domicilio e molti altri, finalizzati a offrire la miglior esperienza abitativa agli ospiti più esigenti. Scegliendo periodi di soggiorno flessibili, arricchendo gli spazi con servizi extra e vantando una collezione di immobili molto curati, Nativo sottolinea di riuscire ad attrarre un target disposto a pagare un premium per soggiornare in appartamenti di prestigio.
“L’idea iniziale era quella di replicare il format di Housy a Milano, focalizzandoci sempre sugli affitti brevi, ma con immobili di maggiore qualità che avessero la capacità di raccontare il territorio milanese. Arredi di design, molto caratteristici e riconoscibili, in modo che un viaggiatore potesse assaporare la città attraverso i dettagli della casa, appena varcata la soglia”, raccontano Adriano Frigoli e Sara Lini, Co-founder di Nativo. “Durante il Covid però il turismo si è fermato, e così gli affitti a breve termine. Inizialmente è stato un duro colpo per noi, che eravamo proprio nella fase iniziale del nostro progetto. Ma ci siamo fatti coraggio e abbiamo provato a cogliere in quel momento di stallo un’opportunità. Cambiando il target di riferimento da turista a cliente executive e concentrandoci sugli affitti temporanei, siamo riusciti ad arrivare a gestire immobili davvero di pregio, inserendoci in una nicchia più scoperta sul mercato. A Milano infatti, se una persona vuole affittare un’immobile di alto livello per sei mesi ha difficoltà a trovare una proposta valida e, al contempo, ai proprietari di appartamenti di lusso manca un partner che li aiuti nella gestione. Questo cambio di rotta si è rivelato vincente e più in linea con i nostri progetti! La rinascita post Covid ha coinciso per noi con la nascita di Nativo”.
Contatti:
https://www.nativostay.com/collezione-nativo?
hello@nativostay.com
+39 02 941 59 234