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Pietrasanta vola a Los Angeles

E’ già notte fonda in Italia, quando da Los Angeles, dal famoso locale “ N°10 Restaurant” parte una telefonata per un ringraziamento, precisamente a Michele Bertellotti, che assieme a Matteo Castagnini, con i suoi contributi, ha realizzato un’opera per il locale, commissionata dal manager Dario Cecchini.

Michele Bertellotti, pietrasantino, artista eclettico e innovativo di un’arte figurativa e ricca di suggestioni, riflessioni sia sociali che di attualità, già famoso per la sua presenza nella Galleria Federico Contini di Viareggio, e nella ” sua ” Valle 888, dove unisce la sua arte. che ama spiegare ai visitatori, portandoli per mano nel suo mondo, a quella per il cibo, da ieri è a Los Angeles assieme a Matteo Castagnini, anch’esso artista pietrasantino che si rifà all’ arte etrusca.

L’arte magica del raccontare, è l’arte del maestro Bertellotti.

Un visionario, eclettico artista dalla mente brillante, e attenta al particolare, che ha fatto della sua vita artistica, ma non solo, un’immensa sinestesia.

La narrazione di una raffigurazione, attraverso una modalità non usuale, della quale Bertellotti è davvero Maestro, è un’attività molto creativa ed anche di enorme efficacia didattica: raccontare un’immagine (non necessariamente deve essere una tela) in questo caso tridimensionale, viva e immersa nello spazio libero dell’ambiente circostante, permette di intrecciare due modalità espressive diverse ma parallele.

Un linguaggio visivo fatto di linee, colore, luce, spazio, volume, composizione dell’immagine, del quadro d’insieme, e quello verbale fatto di Narrazione. Ecco che attraverso le sue opere, che sono essenzialmente oggetti, o qualsiasi cosa possa ispirare la fantasia, ha spazio un messaggio da trasmettere, che intreccia satira, odori, sapori, contatti, voci, vicende, storie, allegorie, provocazioni, e profonde riflessioni.

Pionieri di questa nuova era e geometria d’arte, sono stati quei folli dei Futuristi.

Il tema, stavolta, è la “scarpa “di Alessandro Del Piero, la famosa scarpa che ha incorniciato il goal di tacco di un derby con il Torino.

Realizzata in bronzo ed in resina da Castagnini, poi usata da Bertellotti per una istallazione allegorica dal titolo ” Il Regista “, è andata ad arredare il locale holliwoodiano, aperto dal Capitano.

“Il N. 10 è il Regista del gioco, in ogni squadra di calcio. Ed il 10 è il numero dei grandi…” racconta l’artista.

” Alle 23:59, squilla il mio cellulare. Leggo- Los Angeles- apro la video chiamata…non potevo credere ai miei occhi! Era Giorgio Chellini in persona!” Così Michele Bertellotti, con occhi ancora lucidi per la grande emozione, racconta quanto accaduto a casa sua, nel bel mezzo della notte del 22 Marzo.

” Grazie Michè…” gli dice Chiellini.

E firma di suo pugno l’opera fotografica dell’artista che verrà appesa nel locale, firmata anche da altri giocatori della Juventus. La squadra del cuore da sempre di Bertellotti.

Quale migliore regalo per un’artista, tifoso di questa squadra, di aver avuto tale significativo riconoscimento?

L’ opera, ben rappresentata in foto, richiama la bravura di Del Piero, e la storia di quella scarpetta che segnò il goal con il colpo di tacco, in un derby famoso con il Torino.

” Emozione, batticuore, un sogno che si avvera. Questo è per me. Sono ancora incredulo. E dedico tutto questo all’Arte, che è mia compagna da sempre. E che, come la mia squadra, mi fa battere forte il cuore!” e aggiunge:

“Ci sono quadri, non necessariamente tele o cartoncini, ma intesi come scene rappresentative di qualcosa, che aspettano solo di essere osservati attentamente, e raccontati. Oggi, grazie a Dario Cecchini, e la mia presenza nel locale N° 10, ho una storia in più da raccontare e ricordare, e sarà sempre impressa nel mio cuore”.

Questa è l’arte tutta Made in Italy, del Maestro Bertellotti, quella semplice, come lui è, che riesce attraverso oggetti, e pensieri messi assieme , a diventare storia, racconto, vita vissuta.

Narrazione. Perchè senza l’osservatore, l’arte non esiste.

Ma anche senza Narrazione, il racconto, la suggestione, l’immaginazione che diventa pensiero vivo e vissuto, l’arte non ha più senso.

Bravo MAESTTRO!

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