
La pietra e la goccia d’acqua: il caso Meloni – Giambruno
“La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui”, scrive la premier Giorgia Meloni in un lungo annuncio via social alle 8 e 30 del mattino.
Un annuncio che ha lasciato tutti, più o meno, sorpresi, diciamolo pure. Chi se lo aspettava?
L’unione tra Giorgia Meloni e Andrea Giambruno non pareva in rotta di collisione, lo abbiamo visto un anno fa presente con Ginevra, al giuramento con un’immagine salda e amorevole. Diciamo anche emotivamente forte.
Perché non è da tutti i giorni vedere salire al governo una donna, e a sedere tra la platea il suo uomo. A partecipare finalmente al suo successo politico.


Ma, evidentemente c’era già una frattura silenziosa, una distanza che era stata decisa ma non palesata. Del resto, non è obbligo. I fatti privati, devono restarlo, privati.
Coerente e dignitosa, Giorgia può essere un esempio per molte che accettano, a volte passivamente, l’atteggiamento sessista dei propri compagni, spesso giustificandoli perchè “in fondo, dai, sta scherzando, mica fa sul serio, è solo un apprezzamento”.
No, non è solo di sessismo che si tratta, ma di una cultura maschilista, che deve venir denunciata. E si deve farlo con un segnale, come quello di Giorgia Meloni che ha rotto uno schema, con la sua decisione rapida e trasparente.
Probabilmente la classica goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo, è stata la diffusione dei “ fuori onda“ registrati da Striscia la notizia, mandati in giro in questi due giorni, in cui è evidente il giornalista Giambruno esprimere apprezzamenti e commenti fuori luogo.
Un atteggiamento, indubbiamente, poco consono in senso generale ad un giornalista e tanto meno ad un compagno di vita di un presidente del consiglio. Sappiamo molto bene come funziona.
Una storia, la loro, durata 10 anni, da cui è nata la figlia Ginevra. Una fine che, proprio per rispetto a questo rapporto e del frutto che ne è nato, non ha toni rancorosi ma, anzi, ricordando la sua infanzia, Meloni ribadisce il senso ed il valore dell’amicizia.
Lei, che un padre non l’ha avuto, non vuole rotture che possano ripercuotersi su Ginevra. Proprio per i valori di famiglia che da sempre porta avanti e persegue, ribadisce con forza ( e chissà, magari anche con amarezza) la sua volontà di proseguire nel rispetto reciproco.
Ma, Giorgia Meloni non è una politica qualsiasi, è il Presidente del Consiglio.
E quindi diventa inevitabile la ripercussione sulla sua figura e su quella della sua posizione.
È pubblica, la sua storia . Non è più un fatto privato.
Di ciò, magari, si sarebbe dovuto occupare e interessare il suo compagno giornalista Giambruno che, incurante della sua particolare posizione, non ha osservato quel limite di un crinale pericoloso che incide tra chi è personaggio “qualunque“ e Premier.
Una netta differenza. Poi, c’è da dire anche che se ascoltassero i ” fuori onda” di tutti …
Al di là delle preziose testimonianze di sostegno del mondo politico, la vera cassa di risonanza sono stati i tanti commentatori social, specie dell’opposizione, che non hanno perso tempo a rivendicare alla Premier che esser “ Cristiana” “donna” e “mamma”, i suoi termini più usati, non le hanno impedito di separarsi.
Come se dichiararsi a favore della famiglia “tradizionale “, fosse un limite per non potersi separare se quella famiglia non c’è più.
Se non c’è più armonia, non c’è più stima, non c’è più alcun motivo per proseguire.
Si legge di tutto. Un tutto irriverente e non pertinente ad un fatto di famiglia. Tanto più se c’è una figlia da proteggere.
Ecco, da dire c’è solo una cosa, e poi basta. I “ fuori onda” conservati e diffusi ad hoc, mostrano ancora una volta l’intenzione di indebolire una donna al comando. Una donna che con difficoltà ma con determinazione è un anno a capo dell’Italia. Perché adesso? Perché non lasciare a loro stessi , in pieno silenzio , e intimità, risolvere la questione?
No. Si deve sbattere sempre il Mostro in prima pagina. Se poi riguarda una Donna, ancor di più. Anche se la “ goccia d’acqua” non riuscirà a scalfire la roccia, sicuramente lascerà tracce e lacrime.
Forza Giorgia.