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La “bistecca alla fiorentina” vuole diventare Stg

Venerdì 24 maggio scorso, Villa Bardini a Firenze ha ospitato autorità ed esperti a confronto su una delle prelibatezze della cucina toscana forse più conosciute al mondo, la Bistecca alla fiorentina, e sull’iter per farle ottenere dall’Europa il riconoscimento di Specialità Tradizionale Garantita STG.

Ad organizzare l’iniziativa, dal titolo “Bistecca alla Fiorentina- La cultura enogastronomica toscana alla conquista dell’Europa”, è l’Accademia della Fiorentina con il patrocinio della Regione Toscana.

In campo la Regione Toscana, il Comune di Firenze e non solo. Per quello che, come è stato detto “è un insieme di valori culturali, tradizioni e storia gastronomica”

E’ l’Icona della cucina Toscana, in generale, e di Firenze, in particolare, la “bistecca alla fiorentina” e oggi punta al riconoscimento europeo come Stg (Specialità Tradizionale Garantita) grazie ad un patto tra istituzioni, associazioni di categoria e imprenditori.

L’incontro, promosso dall’Accademia della Fiorentina, con il patrocinio della Regione Toscana, a Firenze (ed a cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il Sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, Patrizio Giacomo La Pietra) rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso di riconoscimento promosso dall’Accademia, inviato al Ministero nel 2023 dall’Accademia.

Una buona e gustosa Fiorentina non è il prodotto finale, ma è l’espressione di interventi semplici e naturali che testimoniano il tocco dell’artista e ne assicurano lo stile.- affermano- La tutela e la valorizzazione della “bistecca che si cuoce a Firenze” come la definiva Pellegrino Artusi alla fine dell’Ottocento, con il riconoscimento europeo è promosso con determinazione proprio per il valore della tradizione e del buon cibo che la Toscana nel mondo

A moderare gli interventi è stato il direttore Confcommercio Toscana, Franco Marinoni, che hanno visto sul palco, oltre al presidente Giani e al Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, il presidente dell’Accademia Giovanni Brajon, l’endocrinologa Maria Luisa Brandi, direttrice dalla Donatello Bone Clinic, il direttore Coldiretti Toscana Angelo Corsetti, il presidente Federcarni Toscana Alberto Rossi e il presidente dei Ristoratori Fiorentini Marco Stabile.


“Non è solo un piatto tipico locale – dice Giovanni Brajon, presidente dell’Accademia della Fiorentina – ma incarna il simbolo stesso della tradizione e della cultura enogastronomica di Firenze e della Toscana. Per questo la Bistecca alla fiorentina merita di essere riconosciuta come “Specialità Tradizionale Garantita” (Stg), garantendo così la sua autenticità e preservando le sue caratteristiche uniche con una certificazione che valorizza e protegge i prodotti locali contro le imitazioni, assicurando che il piatto sia riconosciuto per la sua composizione e metodi di produzione tradizionali, garantendo la provenienza della carne e la preparazione secondo le tradizioni”.

“La bistecca fiorentina non è “solo” un cibo di una bontà impareggiabile – dichiara il Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra – conosciuto in tutto il mondo, ma rappresenta un insieme di valori culturali, tradizioni e storia gastronomica. Il Ministero e tutto il Governo Meloni sono impegnati in una attività di valorizzazione della nostra enogastronomia in quanto patrimonio agroalimentare senza pari al mondo per qualità e per varietà che sono alla base della cucina italiana, composta di eccellenze che rappresentano in pieno il territorio di provenienza e le rispettive peculiarità. Per queste ragioni stiamo lavorando in Europa per assicurare ai nostri prodotti riconoscimenti che ne garantiscano e tutelino l’unicità, vedi il caso dei marchi collettivi regolamentati e nel caso specifico della bistecca fiorentina l’auspicato riconoscimento di specialità tradizionale garantita”.


“Ottenere un riconoscimento europeo come il bollino di Specialità Tradizionale Garantita – dice Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana – è un’opportunità unica per preservare il valore della nostra bistecca, che non è solo gastronomico, ma anche culturale. Come Regione, siamo felici che diversi comuni del fiorentino si siano uniti all’Accademia della Fiorentina in un percorso di collaborazione e valorizzazione della bistecca, con la consapevolezza che lavorando insieme sarà più facile ottenere grandi risultati”.

“La bistecca alla fiorentina è il risultato di un lavoro attento da parte di ogni componente della filiera – sottolinea il direttore Confcommercio Toscana, Franco Marinoni – dagli allevatori che garantiscono la qualità altissima delle carni ai macellai che la lavorano e tagliano per esaltarne le caratteristiche fino ai ristoratori che la preparano come vuole la tradizione per valorizzarne il gusto. Insomma, c’è dietro un grande lavoro di squadra che merita di essere sottolineato agli occhi dei consumatori italiani e non solo”.

“La bistecca alla fiorentina è il fiore all’occhiello delle nostre macellerie, è un po’ la “prima attrice” fra i molti tagli di carne che portiamo sul banco, tutti con un unico denominatore comune: la qualità – osserva con orgoglio il presidente dei macellai toscani di Federcarni, Alberto Rossi – selezioniamo personalmente i fornitori per offrire solo il meglio e i nostri clienti ce lo riconoscono ricambiandoci con la loro fiducia”.

“La bistecca alla fiorentina è un tassello importante della nostra cultura che va tutelato e valorizzato – chiosa lo chef Marco Stabile, presidente dell’Associazione Ristoratori Fiorentini – è un ottimo racconto del nostro modo di vivere, all’insegna della qualità e non può certo mancare nei ristoranti di Firenze”.

All’evento hanno partecipato gli Chef dell’ Unione regionale Cuochi Toscani, capitanati dal Presidente Roberto Lodovichi, e l’Associazione Cuochi Fiorentini, con Daniele Cornacchia, grande esperto di carni e allevamenti, in foto con il Presidente Eugenio Giani, l’ Associazione Cuochi Arezzo e Valdarno.

La griglia, sapientemente preparata, ha visto gli Chef all’opera, e tante le bistecche alla fiorentina in assaggio per gli ospiti pervenuti all’evento.

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