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‘Tavola Latina’: per 4 giorni il Sud America a Firenze

di Antonella Gramigna

Tavola Latina: il festival gastronomico-culinario che prevede cene, approfondimenti, masterclass ed eventi dedicati ai rapporti tra la cucina italiana e quelle sudamericane, con il coinvolgimento di chef stellati sia italiani che internazionali, è giunto alla terza edizione, a Firenze.

La culla della buona tavola e della cultura enogastronomica italiana.

Ideato da un team di giornalisti guidato da Giacomo Iacobellis, tra cui Marco Gemelli ( Il Forchettiere), vedrà come protagonisti di questa edizione il piccante e le spezie, da sempre presenti nella storia gastronomica dei Paesi latini.

L’appuntamento, iniziato lunedì 27 si è concluso con plauso giovedì 30 maggio a Firenze, ha visto coinvolti diversi locali di livello della città che hanno posto sotto i riflettori un mondo, quello della gastronomia “latina”, con rivisitazioni abilmente elaborate da tutti i 9 chef che hanno collaborato alla iniziativa.

Opening Party lunedì 27, al The Lodge Club (viale Poggi, 1) con gli chef Simone Cipriani (Essenziale), Francys Salazar (Sevi) e i maestri taqueros Tommaso Fontanella (ToscoTacos), Riccardo Ricci (MotoTacos) e Gabriel Hernandez (Raíces) –che si sono cimentati con ricette classiche e innovative, usando la carne fornita dal guru della macelleria Alessandro Soderi e le tortillas di La Morenita.

Il secondo appuntamento al ristorante Segno (Hotel Plaza Lucchesi) uno speciale pranzo dedicato all’uso del cioccolato nella cucina salata, con il resident chef Tommaso Calonaci insieme a Carlotta Delicato (Ristorante Delicato, Contigliano RI) e Vincenzo Artadi Carbajal (Miro Milano).

Social Hub ha ospitato una degustazione di cioccolato Noalya, liquore Yerbito e sigari Nocilla, mentre dopo il tramonto le Serre Torrigiani hanno visto il pop-up della Florence e Tuscany Cocktail Week presenti con 4 cocktail bar toscani – Serre Torrigiani, MAD, Jeffer e Carbonifera – e il nuovo ristorante di sushi brasiliano Batukada.

E’ stato, poi, il nuovissimo ristorante Osmo Cucina (Floren Luxury Hotel, via Panzani)ad ospitare lo chef stellato Salvatore Morello (Inkiostro, PR) e le sue creazioni con i sapori piccanti di diversi mondi, dalla Calabria al Sud America, insieme al resident Marco Anselmi. Al Teatro del Sale (via de’ Macci) è andato in scena il talk show “Il Chimichurri vs spezie del mondo” con gli chef stellati Karime Lopez (Messico), Salvatore Morello (Italia), Stelios Sakalis (Grecia) e Paulo Airaudo (Argentina).e per il tramonto è stato il Next Door Gunè (Via del Drago d’Oro) che ha visto di scena tre note influencer sudamericane dietro il bancone, con la bartender Eleonora Romolini. La giornata è terminata e con la cena stellata allestita dallo chef argentino Paulo Airaudo (Luca’s Restaurant, all’interno dell’hotel La Gemma) accompagnati dal metodo classico di Zafferano Spirits.

Gallery / Tavola Latina:

Il quarto giorno ( e ultimo) di Tavola Latina 2024 ha visto in scena il Golden View (via de’ Bardi) come cornice al pranzo “L’Italia centrale interpreta l’America centrale” con gli chef stellati umbri Andrea Impero (Elementi Borgo Brufa) e Ada Stifani (Ada Gourmet) che insieme al resident chef Andrea Candito hanno interpretato piatti tipici intervallati da reading in lingua originale tratti dal libro “Il rigore più lungo del mondo” di Osvaldo Soriano, accompagnati dagli ottimi vini dell’azienda del calciatore argentino Nicholas Burdisso.

All’evento ha partecipato il mondo della stampa enogastronomica, in primis Annamaria Tossani, la giornalista pioniera della cultura enogastronomica divulgata in televisione. Autrice di importanti studi dedicati alla cucina, e sempre attenta alle novità ed eccellenze.

A finire, ultimo brindisi con due tradizioni di speziature a confronto: da un lato la cucina peruviana di Sevi, dall’altra quella indiana dello chef Johty Singh (Haveli).

” Un filo ideale tra la cucina toscana e quelle sudamericane – spiega Giacomo Iacobellis, tra i più autorevoli conoscitori della gastronomia latina in Italia – coinvolge sia addetti ai lavori che appassionati alla scoperta di materie prime e preparazioni a prima vista così lontane dal nostro quotidiano, grazie al contributo di materie prime come l’aglio Tata, l’olio Evo delle Tenute Librandi, l’acqua Fonteviva e i distillati di Dovel”.

Ed il prestigioso cioccolato Noalya, aggiungo io. Ha fatto da ingrediente silenzioso in diverse portate, emozionandone le qualità.

Noalya è Alessio Tessieri ( qui in foto assieme alle giornaliste Annamaria Tossani e la sottoscritta) uno dei massimi esperti di cioccolato, che nel 1997 ha iniziato il suo viaggio intorno al pianeta per selezionare le piantagioni migliori e ottenere i migliori cacao.

Un viaggio che non termina mai e che gli consente di proporre una gamma di cioccolati monorigine e di elaborare una serie di blend esclusivi in grado di esaltare aromi e gusto. Qui, ha fatto la sua parte offrendo quella parte in più che ricorda la latinità dell’America a sud e la eccellenza toscana”.

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