L’ARTE DEI MACCHIAOLI NEL PIATTO: un’esperienza sensoriale a Palazzo Strozzi con la cucina d’autore di Tessieri
Mercoledì 5 giugno presso lo Strozzi Bistrò nel cortile di Palazzo Strozzi è stato presentato il progetto “Arte e cultura della cucina – L’estetica del piatto” , ispirata all’arte pittorica dei Macchiaioli, promosso da Fondazione Livorno in collaborazione con Scuola Tessieri –Atelier delle Arti Culinarie, centro d’eccellenza della formazione nel settore enogastronomico e dell’ospitalità.
Il progetto, pensato per gli studenti senior di alcuni istituti di istruzione secondaria, con indirizzo enogastronomico e ospitalità alberghiera, prevedeva la realizzazione di un Contest alla Scuola Tessieri sul rapporto tra arte e cucina.
Oggi che la tavola è sempre più narrazione e territorialità, a cui aggiungerei emozione e ricordo, ecco che questo gli studenti concorrenti si sono impegnati realizzare un piatto, dolce o salato in piena libertà, ispirandosi a un’opera pittorica dei Macchiaioli, prima avanguardia europea dell’Ottocento, legati alla campagna e alle marine tra Livorno e Castiglioncello.
La chiave interpretativa, sull’idea della sinestesia del gusto, era declinare l’innovazione pittorica nel piatto lasciandosi guidare dal territorio e dalla stagionalità ed emozioni del quadro scelto. Una immagine che potesse, in qualche modo ricordare quei sapori che si possono già sentire ammirando un dipinto.
Tutti conosciamo i Macchiaioli, un tempo poco considerati nel novero dell’arte poco artisti, dichiarandoli ( appunto) dei macchiatori di tele, si sono poi visti riconoscere grandi doti. Anche quella di sfruttare la fantasia che percorre come una puntina di un giradischi la memoria del passato e le emozioni dei ricordi ad essi legati.
La ‘macchia’, la ribadiamo, rivela la vera realtà quella dell’impressione, dove colori e chiaroscuri sono protagonisti, ed ecco che la tecnica olio su tavola diventa un gioco per uno degli ingredienti simbolo della autenticità della cucina toscana.
Tutte e tre le pietanze premiate si sono ispirate a vari dipinti di Giovanni Fattori.
Il rosso sul mare, realizzato da Manuel Stacchini, si ispira all’opera Lungomare di Antignano; Matteo Orlandini è l’autore di Maremma a modo mio, che reinterpreta il noto dipinto Bovi al carro; il terzo ed ultimo piatto vincitore dal titolo Tra terra e mare è stato presentato da Davide Raciti ed è ispirato all’opera La libecciata.
Tutti e tre veri e propri dipinti edibili, valutati da una giuria d’eccezione che ha preso in esame ogni elemento, hanno riscontrato la scelta degli ingredienti, la conoscenza delle tecniche di preparazione, il gusto e la presentazione estetica con particolare attenzione all’attinenza
al dipinto scelto.
I piatti partono dall’attenta osservazione dell’opera dei Macchiaioli: tutte e tre le pietanze premiate si sono ispirate a vari dipinti di Giovanni Fattori. Il rosso sul mare, realizzato da Manuel Stacchini, si ispira all’opera Lungomare di Antignano; Matteo Orlandini è l’autore di Maremma a modo mio, che reinterpreta il noto dipinto Bovi al carro; il terzo ed ultimo piatto vincitore dal titolo Tra terra e mare è stato presentato da Davide Raciti ed è ispirato all’opera La libecciata.
“Il rosso sul mare”, firmato da Manuel Stacchini, ispirato all’opera Lungomare di Antignano di Giovanni Fattori si è aggiudicato il Primo Premio.
E’ stato presentato dalla giornalista Ilaria Guidantoni, che ha condotto la serata, e servito in occasione della serata a Palazzo Strozzi in presenza di rappresentanti del mondo della cultura, delle Istituzioni e della formazione.
Dall’Atelier delle arti culinarie di Scuola Tessieri a Palazzo Strozzi, ecco che la formazione che diventa arte, trova spazio e riconoscimento in uno dei Palazzi simbolo del Rinascimento, metafora della stessa cultura e dello stile italiano.
“Da sempre la Fondazione sostiene i giovani – ha dichiarato Luciano Barsotti, Presidente di Fondazione Livorno – sia nel loro percorso scolastico che nella loro formazione professionale. Con questo contest, la mission culturale della Fondazione, intesta nella sua accezione più ampia di valorizzazione dell’arte da un lato e di sostegno all’educazione, istruzione e formazione dall’altro, si coniuga con la promozione dello sviluppo economico del nostro territorio”.
“La ‘Scuola Tessieri. Atelier delle arti culinarie’ è nata nel 2016 con l’obiettivo di trasmettere conoscenze e competenze ai giovani – ha raccontato Alessio Tessieri, Fondatore e Presidente della Scuola – che aspirano a lavorare nel settore della ristorazione e della pasticceria. La scuola si propone di infondere anche tutta la passione, la curiosità e l’entusiasmo necessari per affrontare le sfide contemporanee. Per rispondere alle esigenze del territorio e alla crescente domanda di professionisti nel settore, riteniamo fondamentale partire dalla motivazione e dalla passione dei giovani, coltivandole attraverso un percorso formativo che valorizzi talento e creatività, promuovendo al contempo eccellenza e innovazione in cucina. Questo progetto va esattamente in tale direzione”.
Durante la serata sono stati offerti vari finger food, come Bigné al carciofo con scampo in oliocottura, Mini cono con astice alla catalana e scaglie di cioccolato Noalya, Tartelletta con crema di patate al bourbon infuso al tartufo estivo e crumble di parmigiano, Pan brioche alle acciughe con burro affumicato e polvere di capperi. Una vera tavolozza di colori e sapori.
Il Piatto vincitore è stato servito con vino di accompagnamento Mongrana bianco Toscana IGT 2022 dell’Azienda Agricola Querciabella
Infine il Dessert Goldsand : Bavarese al mango, caramello e cioccolato Noalya, con cremoso alla mandorla e biscuit al cacao e caffé con praline al cioccolato