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Luca Mauri: il cappellaio di Alice.

Luca Mauri, il cappellaio di Alice.  “Il segreto, cara Alice, è circondarsi di persone che ti facciano sorridere il cuore. È allora, solo allora, che troverai il Paese delle Meraviglie”.

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Mi piace iniziare così questo racconto, che parla di una persona che avrei dovuto incontrare ed intervistare, ma con la quale ho solo avuto il regalo di poche battute, via social.
Un cappellaio. Magari non Matto come quello di Alice, ma sicuramente uno dei pochi, ultimi rimasti, a credere nei cappelli da indossare.
” Produco cappelli sin da ragazzo, seguendo gli insegnamenti di mio padre- mi racconta- Adoro il mio lavoro e la creatività che mi regala, dando vita ai miei modelli.”

Mi scrisse Luca Mauri, grazie ad un’amica comune, Grazia Frappi, che lo supportava e lo stimolava a continuare la sua attività, anche se al giorno d’oggi è alquanto difficile.

Oggi, la moda non prevede più il cappello.

I tempi sono cambiati, anche se chi lo indossa, si contorna ancora oggi di eleganza e signorilità che non ha tempo.

Quella, non scade mai.
Un materiale come il feltro, capace di adattarsi attraverso procedimenti di ” cottura” nelle forme più adatte, scelte in base alle esigenze dei clienti.

Tutto sempre su misura: “Un cono di feltro è come un pezzo di argilla……è l’artigiano a dare la forma” mi disse.
Questo antico materiale, duttile e versatile, usato per mille occasioni, che per i cappelli offre una straordinaria opportunità: poter rimetterli anche in forma, dopo anni. “Possiamo allargarli, restringerli, ridimensionarli, ingrandirli; possiamo dare forme alte, basse, lunghe, corte; possiamo irrigidirli o renderli tascabili, tutto quello che vuoi……o quasi. Un cappello di feltro, non è proprio come un gatto, ma almeno 4 vite ce le ha, se ben conservato durerà a lungo e sarà sempre impermeabile…… provare per credere”
Tradizione di famiglia quella di Luca Mauri, sin dal padre, maestro cappellaio, ha respirato l’arte del ” cappello” su misura, la sua passione.

Da quello stile cowboy al leopardato, al classico, multicolore, impreziosito da gioielli o fiori.

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Luca non c’è più.

Un malore improvviso lo ha strappato alla vita, ancora giovane e con tanta voglia di creare e lavorare nel suo campo.
Di lui, oggi, rimangono le testimonianze di amici e persone che lo hanno conosciuto, una tra tutte proprio lei.

La sua amica Grazia Frappi.

“Mi è sempre piaciuto visitare i laboratori, i negozi o musei. Amo vedere chi lavora con le mani ed il mondo dei cappelli mi ha sempre stregata.

Ho dedicato un po’ di tempo all’amico Luca Mauri,  o meglio, è lui che lo ha regalato a me, ed alla sua arte eccelsa. I cappelli di Luca erano e sono- dice- a parere mio, perfetti nella realizzazione e lui li ha creati con arte ed amore.

Mi ha condotta con tanto cuore nella conoscenza del suo magico mondo cercando, in pochi minuti, di regalarmi la bellezza di un mestiere ormai prezioso e raro.

Grazie Luca,  mi hai permesso di portare a casa dei pezzi di storia del costume e della moda. Felice del nostro tempo insieme …”

Era un appuntamento già in programma, quello nostro. Sarei dovuta andare a trovarlo, nel suo laboratorio, per  intervistarlo per questo Blog.

L’ultima frase che ancora oggi leggo, nella nostra conversazione è ” Uno di questi giorni ti chiamo e si fissa…”

Non ho fatto in tempo, e mi rammarico molto. Spesso rimandiamo per i tanti impegni, e poi, quel tempo d’un tratto svanisce, non c’è più. Una bella lezione, che spero di onorare oggi, con queste mi sentite righe.

Ciao Luca!

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