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“Un chilo alla volta” di Irene Vella

I suoi ” Buongiornooo…” ci hanno fatto compagnia per giorni, mesi, diciamo anni. Non ricordo nemmeno come l’ho incrociata, magia dei social? Forse si.

Non ci siamo mai viste di persona (ancora), ma grazie alle tecnologie moderne si può essere anche “amiche” a distanza. E come non esserlo di fronte ad un tale uragano che entra nelle case e nelle vite delle persone, con tutta la sua energia?

Irene Vella, che nel suo Blog si definisce : “maremmana straripante, giornalista, sognatrice, innamorata della vita. Perennemente a dieta. Vivrei di gelato, love my family” rende bene l’idea di chi si ha di fronte. Ha una bella storia di vita da raccontare, ha all’attivo diverse pubblicazioni, servizi con Italia 1 e Canale 5, e collabora con importanti riviste , tra tutte Di Lei.

Ed abbiamo imparato in tanti a conoscerla in tutte le sue sfaccettature e la miriade di emozioni che abitano in lei, che ogni giorni trasmette dal suo profilo IG.

Tra i sorrisi, le risa di gioia, le lacrime, i dolori, le paure, le delusioni, le critiche, gli sfoghi, ci ha permesso di far parte della sua vita. Ma, in punta di piedi, come giusto fare quando si entra nel vissuto di altri.

Nel tempo, è diventata quasi una dipendenza ascoltarla, più che altro vivere assieme a lei, come se la conoscessimo da sempre, le avventure del suo quotidiano. Il Mister Luigi, l’amore, il trapianto, la dialisi, i ricoveri, il trapianto nuovo. Quanta trepidazione assieme a lei!

Poi, i figli, lo Gnomo e la Dona, i genitori, i suoi animali…Giulio “merda” e Noa.

La sua storia, complessa e compressa nella geometria dei suoi kili, ciò che era diventata la sua ossessione. Poi la rinascita: la Sleeve. L’intervento di gastrectomia.

Una nuova Irene. Ed ecco la sua storia, un libro edito da Feltrinelli, con prefazione di Giovanna Botteri, giornalista italiana e storica corrispondente Rai all’estero, che potesse raccontare, parlare a chi, come lei, ha subito il ” grasso” e le offese, lo scherno, il non riconoscere se stessa. Ed a tutti, infine. perchè le storie, questa come tante altre, meritano di venir raccontate.

Un chilo alla volta, il peso se n’è andato, grazie ad un intervento mirato, importante che le ha consegnato una nuova vita, che mostra fiera ogni giorno.

“Io all’inferno ci sono stata e ne conosco anche il peso specifico. Quarantadue. Quarantadue erano i chili di troppo che mi imprigionavano nel corpo e nell’anima. A volte li sento ancora addosso. Come quegli sguardi, un misto tra il disgusto e la compassione, “oh poverina, e pensare che ha un viso così bello, se solo non fosse così grassa!”. Sì, ero quella bella di faccia. Il resto era tutto troppo. Vi siete mai guardate allo specchio senza riconoscervi? Io l’ho fatto per tanto, tantissimo tempo. Forse troppo. Avete mai sentito il respiro cedere, mentre il desiderio di cibo cresceva? Io lo sapevo: non ero il mio peso, ma lo sono stata a lungo. Io non ero curvy, ero grassa, eppure odiavo quella parola. Che in realtà, se uno si accetta, non fatica a riconoscerlo: dopo tutto è la descrizione di un corpo, come esiste il magro così il grasso. E allora perché io non volevo sentirmelo dire? Io non mangiavo per fame. Né mangiavo per noia. Mangiavo dolore. Volevo soffocare il pianto con il cibo. Volevo vincere la guerra e alla fine ho perso me stessa. E sono scesa all’inferno. L’inferno dell’obesità. Ma la fine non era la fine. Era l’inizio della mia seconda vita.”

Oggi, siamo tutti un pò Irene Vella.

Oggi, brindiamo con lei, al suo libro testimonianza ed al suo mettersi a nudo.

Grazie Irene.

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