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Pickleball: inclusività e semplicità.

Be Pickleball Be Pickle! un Format collaudato e di successo si trasforma in un’operazione conviviale grazie alla media partnership di UAU Magazin e ai propri brand di riferimento.

A promuovere di nuovo la disciplina sono Irene Pagnini e Fabio Pientini referenti Settore Nazionale MSP Italia Pickleball.


Le prima edizione “Pickleball Clinic” e la prima edizione di “Pickleball Days”, iniziativa a carattere Nazionale di presentazione che ha avuto sede a Sport Village Toscana ha dato ragione al trend: a Pickleball (“palla sottaceto”) negli Stati Uniti ci giocano tutti, da Bill Gates a Lebron James, e in Italia la diffusione sta diventando inarrestabile!


Si scommette dunque su una seconda Nazionale a Ravenna il 14 e il 15 Gennaio e una prima Regionale di nuovo allo Sport Village Toscana, 16 e 17 Dicembre.

Ma cosa ha a che fare il cibo e il vino con il Pickleball?

La chiave di lettura è nel nome. “Pickle” significa sottaceti, anche se il vasetto di cetriolini non c’entra apparentemente niente con questa disciplina.

Parlando di origini questo sport ebbe inizio grazie all’idea di Joel Pritchard, deputato al Congresso, nel 1965 a Bainbridge Island, Seattle e i suoi tre amici, gli uomini d’affari Barney McCallum e Bill Bell. I tre rincasarono trovando i loro figli annoiati e così pensarono ad inventare un gioco con la pallina per intrattenerli.

Il giardino di Pritchard aveva un campo da badminton, ma non l’attrezzatura, così papà e figli iniziarono a colpire una palla di plastica perforata sopra la rete con mazze da ping-pong. Successivamente abbassarono la rete circa come per il tennis e nel tempo introdussero racchette più adatte. Il cane di casa, che si chiamava Pickle, continuava a impadronirsi della pallina e a nasconderla nei cespugli. Da “Pickle’s ball”a “Pickleball”.  Insomma un’invenzione di tre papà!

Il segreto del Pickleball è la sua inclusività e semplicità.
Le partite sono veloci, durano un solo set, si arriva a undici e l’andamento del punteggio richiama la pallavolo. È uno sport meno impegnativo fisicamente e tecnicamente del cugino tennis. Oltre a questo è uno sport che “fa gruppo e convivialità”.

Be Pickleball Be Pickle! così come Fit Lab Urbano, altro format ideato da MSP, assume da queste edizioni la peculiarità del food e del beverage e ciò si lega alla strategia creativa che i riferimenti di questo sport richiamano!
“Cercare di mettere la palla nella “Cucina”.
Per gli americani Kitchen o No Volley zone! Per uscire dalle situazioni più complicate.”

Al termine della Clinic e dei Corsi sarà consegnato un omaggio ai partecipanti grazie al contributo delle aziende “I Love Slow Coffee” e “Cantine Bonacchi”. La cornice per questo nuovo format è un kit composto da un vasetto di cetriolini sottaceto e una bottiglia di vino!
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Eventi in media partnership con UAU Magazine.


Iscrizioni aperte Info 3338793682

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